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“Il futuro?”
“Si vive alla giornata, si controlla che ci sia qualcosa in frigo e si tira avanti Ma se questa
condizione dovesse arrecare ulteriori problemi, io farei di tutto.
Sono figlia di contadini, studiavo di notte, di giorno lavoravo e sono riuscita a creare questo
studio professionale. E, come donna, ho dovuto tirare sempre fuori le unghie”.
“E’ un problema essere donna nel mondo del lavoro?”
“Sì, alla fine però ho superato tutti i maschietti a cui tutto era dovuto e alcuni di loro non sono
riusciti neppure a superare l’esame di stato”.
“Perché succede questo alle donne in Italia?”
“Per retaggio culturale.
La colpa è anche di noi donne, se sono figlie d'arte è tutto dovuto e tutto pronto. Per quanto
riguarda le altre, sono soprattutto le giovani ad essere consapevoli che tutto è inutile, sono
porte chiuse per le donne. Allora ‘mi accaso, mi diverto, chi me lo fa fare”, un appiattimento
culturale e sociale”.
“La colpa della situazione non è solo dei politici?”
“No, insisto sull’appiattimento culturale generale, i cinquantenni hanno fatto un grosso errore,
non hanno trasmesso ai figli il passato, le vicende storiche del paese, c'è un buco pazzesco. E’
un appiattimento sociale che fa comodo all’avanzata della politica in tutti i settori, sono riusciti
ad anestetizzare il popolo.
Quando ne parlo con i giovani, mi rispondono di avere aspettative basse e intanto si divertono
e poi vedranno.
E non conoscono la lezione della seconda guerra mondiale, la memoria di chi ha combattuto
per dare loro la libertà e la democrazia, i giovani non sanno”.
“Sembra la descrizione di un paese totalitario … “
“Sì, con il vestitino democratico, un appiattimento sociale che serve per mantenere il potere, la
politica intera lo ha gestito”.
“Perché piuttosto i giovani non vanno in piazza?”
“Non c’è più quanto esisteva prima, c'erano aggregazione e discussione politica”.
“Non c’è allora una volontà da parte di chi governa di cessare l’assalto alle imprese a suon di
tasse? Così distruggeranno il sistema economico … “
“Ma la politica così sopravvive. I tagli che stanno sbandierando? E come possono farli sul serio,
devono mantenere i favori fatti agli amici”.
“Cosa osservate nel vostro lavoro di raccordo tra stato e aziende?”
“Il sistema è in cortocircuito. Riorganizzano gli enti statali e poi non rispondono, i funzionari
non sono preparati, gli sportelli sono chiusi e gli addetti che si ritrovano di fronte i cittadini
infuriati non possono fare altro che rispondere :’mi dispiace’ e si prendono gli insulti dalla
mattina alla sera tutti i giorni”.
“E nelle aziende cosa accade?”
“Ormai lavoriamo 7 giorni su 7, è un lavorare brutto, vediamo le aziende che si spengono, i
lavoratori che vengono licenziati”.
“Cosa si fa per rimediare?”
“Mi dispiace dirlo, sono diventata individualista, sto alla finestra, fino a che esiste il mio
orticello vivo alla giornata, poi quando mi avranno tolto quello per cui ho lavorato per una
intera vita, farò di tutto”.