La forza della voce - page 19

19
LORO SONO LA’ E NOI SIAMO QUA
(17/11/2013)
La custode di un condominio signorile mi accoglie durante una breve pausa tra un lavoro e un
altro, sul suo tavolo libri su tanti argomenti.
“Cosa non va?”
“Tra le tante, quello che mi da fastidio da un punto di vista economico e di circolazione
monetaria, conosco diversi extracomunitari, vengono a lavorare ottenendo vitto e alloggio e i
soldi che guadagnano li mandano al loro paese, alle famiglie.
Sarebbe bello che spendessero qualcosa qui e invece qui non spendono, parlo dei tanti non in
regola, quelli in regola pagano almeno le tasse”.
“Ma di solito vengono qui perché sono lavori che gli italiani non vogliono fare...”
“Vero, noi abbiamo qui la famiglia e fare le badanti non lo facciamo, certo per chi ha bisogno di
questo servizio è un bene, ma sono soldi che non fanno girare l'economia. Nell’immigrazione
irregolare c’è chi ha anche due stipendi al mese, in nero, ha tutti i diritti, ma qui non spende”.
“Dunque appaiono favoriti?”
“Sì, ma non perché non debba essere consentito agli immigrati lavorare, il punto è che tante
cose a noi non sono possibili e cioè paradossalmente non abbiamo la loro stessa libertà di
lavoro”.
“In generale che sta succedendo nel campo del lavoro?”
“Il lavoro non c'è, le aziende chiudono, i negozi chiudono, sono andata a fare la spesa e
c’erano altri tre negozi chiusi. Il sistema non funziona, il governo non aiuta le aziende, le
tartassa di tasse.
Il bar dietro l’angolo è stato informato che la tassa sulla spazzatura sarà raddoppiata e il
titolare mi ha detto : ‘non posso tenere aperto così, dovrò chiudere’ e di conseguenza altri
lavoratori a casa. Sono una famiglia, non hanno pensione, cosa faranno?”
“Lo stato perderà le loro tasse...”
“A causa delle tasse non possono neppure coprire le spese. Dunque volendo il lavoro c'è, ma lo
stato lo fa sparire”.
“Mancano i soldi in giro?”
“Tutto nell'insieme mancano i soldi. Ho un figlio che ha lavorato tre mesi, poi l’hanno lasciato a
casa perché non c'era lavoro oppure ... scaduto un contratto, ne prendono un altro al posto,
non tengono lui e così pagano meno tasse. Ha pensato di mettersi in proprio e di aprire un
locale di ristorazione, si è trovato subissato da tasse e permessi, doveva pagare per aprire
prima di guadagnare, ha dovuto cambiare idea”.
“Tutto confligge nel non lasciare via di uscita …”
“Sì, in un sistema del genere si aspira al posto fisso, manca la mobilità per merito ed è difficile
aprire una propria attività”.
“E cosa facciamo?”
“Nulla, siamo assuefatti a questa condizione, il sistema ci ha assuefatto”
“Possibilità di uscire dalla gabbia?”
“Però intanto i negozi gestiti soprattutto dai cinesi aprono in totale libertà, chiudono dopo poco
e subito ne aprono un altro e così via, c’è un buco nella legge e ne approfittano per avere
tassazione e obblighi agevolati. La legge dovrebbe distinguere tra chi apre per costruire e chi
apre per approfittare”.
1...,9,10,11,12,13,14,15,16,17,18 20,21,22,23,24,25,26,27,28,29,...60
Powered by FlippingBook