14
“Lavoro, grande parola al giorno d'oggi in Italia, la disoccupazione aumenta ogni giorno per la
chiusura delle aziende...”
“Vero, però analizziamo bene, non è che non ci sia il lavoro, piuttosto che stare a casa, si deve
anche andare a fare le pulizie, ne sento tanti : "ottocento euro? no, piuttosto sto a casa". Ecco
un problema. E pensare che mancano pasticceri, panettieri, idraulici, elettricisti, tappezzieri,
imbianchini, figure che si fa fatica a trovare”.
“E perché i giovani non lo vogliono fare?”
Perché non vogliono fare fatica, : “ Devo alzarmi presto? Oh no”. Arrivano e vogliono fare i
direttori”.
“Quindi sta mancando a livello sociale un valore...”
“Quanti valori sono stati persi... della famiglia prima di tutto”.
“E la scuola comunque come va ?”
“Senza soldi, ci tocca portare tutto l'occorrente che serve ai ragazzi, carta igienica, sapone,
fazzoletti e tutto il resto. Per non parlare del problema sociale della scuola, professori che non
riescono a tenere i ragazzi e che subiscono addirittura atti violenti, quindi c’è il problema delle
famiglie che non educano i ragazzi. E' possibile che avvenga che alcuni ragazzi si portino dietro
a dodici anni, l'età di passaggio tra l’essere bambini e adolescenti, alcolici, sigarette e anche
peggio, mentre i professori non possono aprire le cartelle per la privacy? E quante volte ci
vanno di mezzo i ragazzi che non c'entrano, perché per timore di punire il responsabile, si
punisce la classe”.
“La scuola non sostituisce l'ambiente famigliare...”
“I ragazzi passano più tempo a scuola che in famiglia, ma il problema sono i genitori che a
casa non seguono i figli come dovrebbero. E magari insegnano ai figli l'idea dei guadagni facili,
quanti cellulari o altro spariscono se lasciati incustoditi a scuola”.
“La scuola incide sull'aumento della spesa famigliare?”
“Sì, per esempio la mensa che è diventata non solo molto cara, ma non vengono accettate
neppure dilazioni nei pagamenti. Prima c'era il buono pasto, se lo uso pago, se non lo uso non
pago, adesso sia che il bambino la frequenti o non la frequenti per qualsiasi ragione, pago lo
stesso”.
“E il futuro dei figli in Italia? Ci pensate?”
“Possiamo solo consigliarli nella scelta di una scuola per cui in caso per qualsiasi motivo se ne
dovranno andare, avranno le porte aperte all'estero. Ad un figlio che mi dice che vuole fare lo
scientifico, suggerisco il linguistico, per aprirsi possibilità più ampie”.
“Ascolto in tutto quanto, un timore per il futuro, quali sono le paure?”
“Che affondiamo, che noi persone comuni non ce la facciamo più, se si perde il lavoro”.
“All'improvviso non c'è più lavoro o si teme di perderlo, ma qual è il motivo, le responsabilità?”
“La classe politica senz'altro. Si mangiano tutto con i nostri soldi senza ascoltare i problemi
della popolazione guardando solo le loro tasche, perché ci sono tutti questi politici, e il loro
circondario, che si prendono un sacco di soldi?”.
“Cosa dovrebbero fare invece?”
“Abbassare le tasse anziché cambiarne il nome, con il lavoro riparte l'economia”.
“Il quadro è sempre simile, i problemi che le persone rilevano sono gli stessi, come mai non
succede niente e non si crea massa critica?”
“Sono cose che sanno tutti, invece non cambia niente perché c'è consapevolezza, ma non c'è
iniziativa generale. Per paura magari si dice "lasciamo stare, prima o poi si metterà a posto", ci