La forza della voce - page 21

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UN PAESE INGABBIATO
(22/11/2013)
La giustizia al tempo della crisi, la testimonianza di un avvocato specializzato nel diritto del
lavoro.
“Come avverte la crisi?”
“Come un paradosso, in questo periodo di crisi il mio lavoro è cresciuto perché i casi di diritto
del lavoro sono aumentati, la causa principale è dovuta a comportamenti aziendali, la
conseguenza è che ovviamente sono aumentati i problemi delle persone coinvolte”.
“Non sono le aziende dunque a chiedere tutela?”
“Le aziende oneste, ma il numero di casi è limitato. In generale sono i lavoratori che si
rivolgono a noi perché perdono il posto, le loro aziende hanno giocato con la crisi, presa come
scusa per licenziare, oppure hanno utilizzato norme e accordi per far ricadere sui lavoratori le
colpe per azioni societarie”.
“Nel privato e nel pubblico?”
“Ho recentemente difeso i lavoratori di un appalto per le pulizie di un importantissimo ospedale
della città, ci sono stati inchieste e arresti, la legge consente infatti il passaggio di un appalto,
c’erano in gioco 300 lavoratori, l’appaltatore può far ricadere sul committente i costi per le
liquidazioni, il che significa su noi contribuenti. Ho difeso 40 lavoratori, con successo”.
“Chi ha firmato l’appalto?”
“Persone senza scrupoli nelle pieghe della legge e il malaffare politico”.
“A parte i casi di pertinenza legale, anche le piccole aziende con l‘acqua alla gola soffrono delle
normative in vigore sul lavoro?”
“Sì, va considerata la percezione del datore di lavoro, le aziende sono colpite dalla burocrazia
che rende le norme per le assunzioni farraginose e spezzettate, non si sa come gestirle, per chi
ne ha la necessità è difficile assumere, si deve pagare un consulente per capirci qualcosa,
siamo all’assurdo di dover pagare un consulente perché mi dica come assumere!
La normativa dovrebbe essere semplice e invece ci sono norme tipo che il giorno prima di
assumere devi informare il centro impiego, pena una sanzione, il giorno prima!”.
“Sanzioni, sanzioni …”
“Mi sono battuto in tre tribunali, ad esempio, per una azienda: se assumo una persona in nero
e ricevo un controllo, rischio tre sanzioni, dall’inps, dall’ inail e dalla direzione provinciale del
lavoro, una sanzione triplicata da tre enti per lo stesso reato! per la stessa norma!
Evidentemente non si riesce a pagare e non si riesce a regolarizzarsi”.
“Da parte delle piccole aziende si contesta anche la disciplina sanzionatoria sugli obblighi di
leggi come la 626, norme che fanno pensare che dare lavoro sia un delitto e per cui si rischia il
carcere ..”
“Aprire un’impresa in Italia comporta tanti adempimenti che scoraggiano chiunque, chi apre è
un incosciente o un ignorante, nel senso che non conosce. La disoccupazione si diffonde perché
da noi nessuno apre un’impresa”.
“A seguito delle difficoltà finanziarie delle aziende, come va a livello di pagamenti ?”
“E’ tremendo, proliferano tante aziende di recupero del credito, i creditori spesso non si
affidano alla legge, ottenere un titolo è divenuto superfluo perché è impossibile poi proseguire
a livello esecutivo, Gli strumenti di riconoscimento del diritto ci sono, poi a livello esecutivo
scattano tantissimi blocchi perché i tempi troppo dilatati”.
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