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PER IL FUTURO DI CHI AMIAMO
(08/01/2014)
All’esterno la piacevole brezza del mare. Mi accoglie il titolare di uno storico negozio di articoli
di consumo di una città della riviera e racconta quanto accade.
“Come è andato il lavoro in questi giorni di grandi movimenti per le feste?”
“Non ci sono più i Natali come negli anni scorsi, il giro di lavoro è tornato al 2006.
Consideriamo che ho rilevato nel 2004 un negozio da rilanciare, c’è stata una lenta crescita
fino a febbraio del 2012, l’inizio del baratro.
“Chi lo ha causato?”
“E’ stato provocato dalla classe dirigente a livello politico e amministrativo”.
“Un giudizio netto … bisogna rimuoverla?”
“Sì. La domanda che mi pongo a questo punto è : all'orizzonte c'è qualcuno che abbia
intenzione e voglia di cambiare le cose?”
“C’è dunque un abisso tra politica e società?”
“La politica ad un certo livello non sa neppure come funziona la società, non si rende conto di
come stia girando l'Italia o lo vuole ignorare”.
“Per interessi differenti da quelli che dovrebbe perseguire?”
“Sì, gli interessi della casta”.
“Chiunque arrivi deve poter dunque rovesciarla ...”.
“C'è stato un rinnovamento con dei giovani, sono veramente facce nuove o alle loro spalle c'è
chi tira le fila?
Avranno la capacità di cambiare un modo di fare politica che in 15 anni ci ha portato a questo
disastro?”
“In altri paesi si nota la ripresa …”
“La politica è più vicina alla società reale in altri paesi, in Italia non ne stiamo uscendo dalla
crisi, basta invece uscire di casa e incontriamo chi ha difficoltà per la spesa con a casa un figlio
disoccupato”.
“L’informazione fa il suo dovere di raccontare?”
“Rappresenta una realtà diversa perché è una informazione filtrata”.
“La società, il popolo, non hanno capito cosa accade?”
“Ci sono ancora mancanze di comprensione. Non è diffusa ancora la consapevolezza che si
deve smuovere il sistema perché non va, bisogna cambiarlo, questa è una differenza rispetto
ad altri paesi, fino a che c’è qualcosa nel mio orticello, va ancora bene, non siamo al pieno
della comprensione”.
“In generale ci si dovrebbe muovere prima di arrivare al fondo …”
“E invece noi aspettiamo di esserci, molti si devono convincere di quello che forse hanno
capito”.
“Perché succede questo?”
“Purtroppo ognuno pensa a sé, si sono persi morale, etica e senso della comunità, conta la mia
esigenza che si pone a scapito di quella altrui.
I politici presi a rubare qui non vengono puniti e questo lancia un segnale, le persone di tutti i